Il Fatto Quotidiano censura il Sam Rainsy radicale nonviolento e transnazionale

Di Matteo Angioli

Il Fatto Quotidiano pubblica oggi un approfondimento a firma di Antonio Carlucci sulla Cambogia del Primo Ministro Hun Sen.

Ben due pagine, con richiamo in prima, che descrivono come “l’eterno leader”, al potere 33 anni, controlli grazie alla sua rete familiare tutti i gangli politico-economici del paese, dal parlamento alla corte suprema, dalla polizia a società finanziarie, e metta fuori legge gli oppositori democratici.

Un ottimo articolo che però produce a sua volta mezze verità, giunge a inevitabili e scontate conclusioni e contribuisce così a soffocare la speranza democratica di chi continua a lottare per una Cambogia democratica.

L’opposizione democratica del Partito di Salvezza Nazionale viene infatti presentata come ormai battuta e spazzata via, sostenuta solo dagli Stati Uniti.

Non è una notizia il fatto politico che l’intera opposizione parlamentare (66 tra ormai ex deputati e senatori) sia iscritta al #PartitoRadicale; non è notizia che oltre 200 cambogiani sono iscritti al PR; non è notizia che molti di loro, incluso Sam Rainsy e altri quattro parlamentari si siano riuniti nella sede del PR lo scorso ottobre; non è notizia che la sede del PR sia anche sede del Partito di Salvezza Nazionale Cambogiano, nonostante sia stato sciolto illegalmente da Hun Sen; non è notizia che oltre a Sam Rainsy e Saumura Tioulong, il presidente Kem Sokha, ancora in carcere, sia iscritto al Partito Radicale Transnazionale; non è notizia che a un mese dal suo arresto alcuni parlamentari italiani ne abbiano richiesto il rilascio dopo un processo giusto ed equo; non è notizia che la parlamentare Mu Sochua sia fuggita appena in tempo dalla Cambogia dove rischiava di essere arrestata e che l’Italia sia stato uno dei primi paesi in cui ha trovato ascolto; non è notizia che Sam Rainsy e Saumura Tioulong siano stati auditi dal Comitato per i Diritti Umani della Camera presieduto dall’On. Pia Locatelli e ricevuti dai Sen. Manconi e Compagna; non è notizia che a seguito di questa audizione la Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati abbia adottato a dicembre una mozione di condanna della repressione di Hun Sen; non è notizia che gli esponenti dell’opposizione siano intervenuti più volte a Radio Radicale; non è notizia che Sam Rainsy sia membro del Comitato Mondiale per lo Stato di Diritto “Marco Pannella”; non è notizia che Marco Pannella abbia effettuato due visite in Cambogia, nel 2004 e nel 2008, per sostenere la campagna elettorale di Sam Rainsy e spingere Hun Sen a facilitare una transizione verso lo Stato di Diritto; non è notizia che Sam Rainsy e Saumura Tioulong abbiano fatto visita a Marco Pannella nell’aprile 2016, pochi giorni prima che ci lasciasse.

Per Il Fatto Quotidiano tutto questo non è notiziabile, non esiste. Un ottimo articolo davvero, Hun Sen apprezzerebbe.

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